Scrivere a Ostellato: da "Le città invisibili"

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La natura essenziale di questo blog è la possibilità di far incontrare idee che vagano nella mente dei blogger che vi partecipano. Il blog vuole essere la fornace per far nascere nuovi elementi. Tutti possono apportare idee, segnalare scritti la cui lettura può aprire nuovi orizzonti e far scaturire nuove avventure letterarie o per lo meno far riflettere sul loro contenuto. Ciò che più preme è creare l'occasione di far emergere parole che altrimenti resterebbero latenti all'infinito.
Ognuno di noi ha l'obbligo morale di attenersi a un comportamento che eviti di sconfinare e di percorrere strade che siano di confine.

giovedì 13 dicembre 2007

da "Le città invisibili"

"In un pezzo delle Citta invisibili di Italo Calvino Marco Polo in persona parla al Gran Kan dicendo: "Due modi ci sono per non soffrire. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio". Ripeto: "cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio". Questo è il senso del mio discorso: cercare l'esperienza del Bello, cercare l'esperienza del Buono, cercare l'esperienza di virtù che ci diano un'esistenza, la nostra, più intensa e dotata di Senso e farla durare, e dargli spazio." (Davide Bregola)